Protezione contro le sovracorrenti
Le sovracorrenti si dividono in due distinte tipologie caratterizzate da differenti modalità di protezione:
il sovraccarico e il cortocircuito.
Si definisce "sovraccarico" ogni corrente che supera il valore di portata della conduttura e che si verifica in un circuito elettricamente sano; è caratterizzato da sovracorrenti non molto superiori ai valori di progetto (in genere fino a 4-5 volte la corrente di ordinario impiego Ib).
La condizione di protezione di una condutture avente corrente di impiego Ib e portata Iz è indicata dalla norma CEI 64-8/4 dalle seguenti relazioni:
il sovraccarico e il cortocircuito.
Si definisce "sovraccarico" ogni corrente che supera il valore di portata della conduttura e che si verifica in un circuito elettricamente sano; è caratterizzato da sovracorrenti non molto superiori ai valori di progetto (in genere fino a 4-5 volte la corrente di ordinario impiego Ib).
La condizione di protezione di una condutture avente corrente di impiego Ib e portata Iz è indicata dalla norma CEI 64-8/4 dalle seguenti relazioni:
La prima relazione esprime la condizione che la corrente nominale Ib del dispositivo di protezione sia compresa tra la corrente di impiego In e la portata del conduttore lz;
la seconda relazione fa riferimento alla corrente di funzionamento Ii, che rappresenta il sovraccarico capace di far intervenire il dispositivo entro il tempo convenzionale (1h fino a 63/A. 2 ore oltre 63A ecc).
Per gli interruttori automatici rispondenti alle vigenti norme If, non supera mai il valore 1,45 ln perciò basta soddisfare la prima relazione per soddisfare anche la seconda (vedere la figura).
la seconda relazione fa riferimento alla corrente di funzionamento Ii, che rappresenta il sovraccarico capace di far intervenire il dispositivo entro il tempo convenzionale (1h fino a 63/A. 2 ore oltre 63A ecc).
Per gli interruttori automatici rispondenti alle vigenti norme If, non supera mai il valore 1,45 ln perciò basta soddisfare la prima relazione per soddisfare anche la seconda (vedere la figura).
Principio di funzionamento dell´interruttore magnetotermico