Impianto di terra
1. Denominazione dei componenti dell´impianto di terra di protezione di un edificio
2. Dimensioni minime dei picchetti
3. Esempio di posizionamento dei dispersori di terra
4. Esempio di collegamento ai picchetti
5. Tipi di morsetti per giunzioni interrate
RIFERIMENTI TECNICO-NORMATIVI
L'impianto di terra di protezione deve essere unico per l'intero edificio e far capo a uno 0 più collettori di terra che rendano possibile il sezionamento delle varie parti per le prove e le misure.
Tutte le masse devono essere collegate al conduttore di protezione, obbligatoriamente di colore giallo verde.
Al collettore principale di terra, oltre al PE, devono far capo i conduttori equipotenziali principali (EQP) che collegano:
- i tubi dei servizi comuni di edificio (acqua, gas, riscaldamento centralizzato);
- le eventuali parti strutturali metalliche (canalizzazioni di ventilazione del condizionamento d'aria centralizzato e similari);
- ove possibile i ferri d'armatura delle strutture in cemento armato.
Il conduttore di terra (CT) collega il dispersore al collettore principale di terra.
Per il dimensionamento dei collegamenti equipotenziali supplementari si veda QUI
ll dispersore può essere realizzato mediante elementi interrati verticalmente (picchetti) oppure orizzontalmente (corde).
ll dispersore a picchetti sfrutta gli strati profondi del suolo ed è perciò adatto a terreni con elevata resistivita superficiale (terreni di riporto o ghiaiosi);
il dispersore a corda sfrutta gli strati superficiali del suolo ed e perciò adatto a terreni con bassa resistivita superficiale
(strati di humus o argilla).
La disposizione più conveniente è quella a corda disposta ad anello perimetrale attorno all'edificio con collegamenti ai ferri d'armatura delle fondamenta e rinforzo con picchetti.
ll dimensionamento del dispersore si effettua in sede di progetto con calcoli piuttosto complessi e aleatori.
Per i dispersori a picchetti ci si può avvalere del metodo indicato in tabella, basato su picchetti distanziati almeno 4+5 L, dove L è la lunghezza utile (cioe della parte interrata).
Prima di porre in esercizio l'impianto occorre verificare, mediante misura con lo specifico strumento a sonde, che la resistenza del dispersore non sia inferiore a quella di progetto.
Tutte le masse devono essere collegate al conduttore di protezione, obbligatoriamente di colore giallo verde.
Al collettore principale di terra, oltre al PE, devono far capo i conduttori equipotenziali principali (EQP) che collegano:
- i tubi dei servizi comuni di edificio (acqua, gas, riscaldamento centralizzato);
- le eventuali parti strutturali metalliche (canalizzazioni di ventilazione del condizionamento d'aria centralizzato e similari);
- ove possibile i ferri d'armatura delle strutture in cemento armato.
Il conduttore di terra (CT) collega il dispersore al collettore principale di terra.
Per il dimensionamento dei collegamenti equipotenziali supplementari si veda QUI
ll dispersore può essere realizzato mediante elementi interrati verticalmente (picchetti) oppure orizzontalmente (corde).
ll dispersore a picchetti sfrutta gli strati profondi del suolo ed è perciò adatto a terreni con elevata resistivita superficiale (terreni di riporto o ghiaiosi);
il dispersore a corda sfrutta gli strati superficiali del suolo ed e perciò adatto a terreni con bassa resistivita superficiale
(strati di humus o argilla).
La disposizione più conveniente è quella a corda disposta ad anello perimetrale attorno all'edificio con collegamenti ai ferri d'armatura delle fondamenta e rinforzo con picchetti.
ll dimensionamento del dispersore si effettua in sede di progetto con calcoli piuttosto complessi e aleatori.
Per i dispersori a picchetti ci si può avvalere del metodo indicato in tabella, basato su picchetti distanziati almeno 4+5 L, dove L è la lunghezza utile (cioe della parte interrata).
Prima di porre in esercizio l'impianto occorre verificare, mediante misura con lo specifico strumento a sonde, che la resistenza del dispersore non sia inferiore a quella di progetto.